La serrata contro il virus proseguirà in Puglia e in tutta Italia almeno fino al 3 maggio. Questo è quanto deciso dal Presidente del consiglio Conte, dal governo e dal Comitato di esperti che ne sta guidando l’individuazione delle misure di contrasto al Covid-19.

L’imperativo è evitare che le festività in programma nei prossimi giorni possano dare il via ad una nuova catena di contagi. Dunque maggiori controlli in occasione del ponte di Pasqua (11-12-13 aprile), dell’anniversario della liberazione (24-25-26 aprile) e della festa dei lavoratori (1-2-3 maggio). Nonostante il livello di attenzione resti alto, il Primo Ministro ha dato comunque il via libera alla riapertura delle attività produttive legate alla silvicoltura e ad attività forestali, librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per bambini, in cui sarà tuttavia necessario rispettare le principali norme anti-contagio: distanza di un metro, utilizzo di mascherine e guanti da parte dei venditori, divieto di assembramenti, entrate e uscite separate nei piccoli negozi, doppie pulizie giornaliere.

Conte ha inoltre aperto alla possibilità di anticipare i tempi delle riaperture di alcune attività produttive qualora i dati dei contagi dei prossimi giorni lo permettano, più che altro una promessa utile ad addolcire l’amarezza delle nuove tre settimane di quarantena.

In Puglia così come in gran parte dell’Italia i casi positivi appaiono in calo. 93 i contagi registrati il 10 aprile, 82 quelli individuati nella giornata di giovedì. Numeri inferiori, anche se di poco, rispetto alla media giornaliera delle precedenti due settimane (109). Non calano invece i decessi, arrivati a 237, a cui fanno da contraltare i 235 guariti. Questi i contagi del 10 aprile comunicati da Regione Puglia e Protezione Civile: 31 nella Provincia di Bat; 20 nella Provincia di Foggia; 17 nella Provincia di Brindisi; 16 nella Provincia di Bari; 8 nella Provincia di Lecce; 2 nella Provincia di Taranto, 8 non attribuiti.

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